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Auro Siddi vince la San Gregorio Burcei

07.06.2011

Come era nei pronostici e come era anche giusto per il grande palmares del pilota selargino, Auro Siddi ha vinto la 30° edizione della San Gregorio Burcei. La vittoria di Siddi è stata netta: pur essendo al debutto sulla sua nuova Lucchini P3, e dopo aver ottenuto tempi non brillanti nelle prove, l’esperto pilota ha cambiato gomme e si è aggiudicato il miglior tempo in entrambe le manches di gara, confermandosi il più forte tra i concorrenti in gara. Con questo successo Auro Siddi iscrive finalmente il suo nome tra i vincitori di una corsa, la San Gregorio Burcei, che lo ha visto sempre protagonista, a volte sfortunato (si pensi alla rottura del semiasse nel 2010), sempre piazzato ma fino a ora mai vincitore.

Ma la gara non è stata affatto scontata: alle spalle di Siddi, con distacchi contenuti, si sono infatti classificati una serie di giovanissimi che si sono dimostrati già competitivi. Mai il podio della Burcei era stato così giovane: sui due gradini più bassi, al fianco di Siddi, sono saliti il ventiduenne Antonio Lasia e il venticinquenne Sergio Farris Junior; a seguire il ventinovenne Alessio Picci, grande protagonista nelle prove, poi il ventiseienne Daniel Donisi e il venticinquenne Andrea Pisano.
Un agguerrito gruppo di ventenni, che peraltro è in buona compagnia: giovanissimi sono Carlo Sedda, l’esordiente Nicola Cappai, Michele Carta, Nuccio Pulinas, Francesco Pau, Alessandro Cadelano, Samuele Dessì, Giacomo Grussu, Gianni Piras, Igor Nonnis, tutti partecipanti alla San Gregorio Burcei..
E giovanissime erano le donne in gara: l’unica che ha concluso la cronoscalata, peraltro brillantemente, è stata la ventenne Cristina Farris, più giovane pilota in gara; sfortunate la venticinquenne Martina Siddi, fermata dalla rottura del cambio dopo aver concluso la prima manche, e l’altra venticinquenne Claudia Glicerio, attesa al debutto sulla sua monoposto Predator’s, ma bloccata nella seconda manches di prove con la sua vettura che ha preso fuoco, fortunatamente senza conseguenze per la ragazza.
Insomma, il nostro sport si scopre adesso praticato, e ad alti livelli, da ottimi ventenni, che ne garantiscono il futuro nonché performances elevate e spettacolari.
La San Gregorio Burcei passa agli archivi soprattutto con questa constatazione: l’automobilismo sportivo sardo in generale, e le cronoscalate in particolare, possono contare su significative certezze per il futuro.